Poeta, narratore e saggista. E’ stato consulente per la poesia dell’Editore Guanda, ed ha scritto per giornali come Stampa Sera, Mercurio (supplemento culturale di Repubblica) e Il Giornale. Ha esordito con un libro di critica nel 1972, La metafora barocca, mentre i suoi primi testi poetici sono apparsi nella celebre antologia La Parola Innamorata (1978). Con la raccolta Le Stagioni (1988) Conte ha vinto il Premio Montale.

I suoi interessi che si focalizzano intorno ai grandi temi del mito e della natura trovano la loro espressione più alta nei suoi primi libri, L’Ultimo Aprile Bianco, (1979) che ebbe un impatto molto forte sulla scena poetica di allora, e L’Oceano e il Ragazzo, con cui avvenne la sua consacrazione nel 1983.

Come traduttore, si è occupato di Blake, Shelley, Whitman e D.H. Lawrence, che considera i punti salienti della propria personale tradizione, insieme a Goethe, Foscolo e i poeti liguri del Novecento.

E’ profondamente interessato alla poesia americana contemporanea e alla spiritualità  degli Indiani d’America.

Tra le sue opere: Equinozio d’autunno (Milano 1987), Terre del mito (Milano 1991), Il ragazzo che parla col sole (Milano 1997), Ferite e rifioriture (Milano 1996), L’adultera (Milano 2008), con Maurizio Cucchi e Roberto Mussapi Altro bene non c’e che conti: poesia italiana contemporanea per giovani innamorati ( Milano 2009).

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