L'umanità di un essere umano non sta tanto nel suo potenziale genetico, quanto nella rete di relazioni che lo intessono, lo modellano e che egli modella a sua volta. In questa prospettiva , ciò che fa dell'embrione una persona umana potenziale è il riflesso della relazione tra Dio e l uomo, cioè l'incontro e il patto che uniscono un uomo e una donna dati, l'impianto di quell'embrione nel ventre di una persona particolare, sua madre, e l'insieme di relazioni che, da quel momento in poi, si intrecciano tra loro e con quanti li circondano.
Nota Bio-bibliografica: Anna Maria Rollier è docente di genetica alla Facoltà di Medicina dell'Università di Milano. Con altre autrici ha pubblicato "Un'appropriazione indebita" (Milano, 2004) e "La coscienza del corpo" (Bologna, 2008)
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